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Applausi per le prime serate della XX edizione dell’irnofestival Primo piano Turismo ed Eventi 

Applausi per le prime serate della XX edizione dell’irnofestival

La XX edizione dell’Irnofestival, che quest’anno è intitolata: “MusicalDuomo”, non poteva iniziare nel migliore dei modi avendo come scenario il leggendario atrio dell’imponente Cattedrale di San Matteo di Salerno e un parterre de roi di tutto rispetto con l’esibizione del pianista salernitano Emilio Aversano (solista) e i cameristi del Maggio Musicale Fiorentino diretti dal maestro Massimo Belli. Entusiasmante la performance dell’Orchestra da Camera, una delle più apprezzate in Italia e all’estero, che ha eseguito la Sinfonia n. 47 di Haydn e la Sinfonia n. 40 di Mozart, una delle sinfonie più registrate ed eseguite al mondo, nel solco della tradizione del classicismo, con attenzione agli equilibri sonori dei reparti timbrici, cosa che sembra ovvia, ma non lo è affatto.

Ed è proprio nel corretto fraseggio, la connessione tra le varie parti del brano, che viene reso al meglio il capolavoro musicale dei due grandi artisti del ‘700. In religioso silenzio il pubblico ha ascoltato con assoluta attenzione ogni nota uscita dai legni, dai fiati e dagli ottoni, anche l’interpretazione di uno dei capisaldi della letteratura pianistica, il Concerto in la maggiore k 488 di Mozart, da parte del Maestro Emilio Aversano. E’ stata un equilibrio tra fraseggio sempre chiaro, attento alle connessioni agogiche, e il giusto virtuosismo che un pianista solista deve avere nell’affrontare questo repertorio. Il Maestro Aversano, al termine della serata, ha incantato gli spettatori con il bis, Improvviso op. 90 di Schubert. Altro appuntamento che ha impreziosito l’edizione 2018 dell’Irnofestival è stato quello con la presenza di Giancarlo Giannini. L’attore, poliedrico e istrionico, si è esibito sul palco della rassegna nel recital “Le parole note”. Insieme a Marco Zurzolo, straordinario sassofonista, fratello del contrabbassista Rino, storico componente della band di Pino Daniele, e alla sua band.

L’incontro tra musica e letteratura, attraverso i secoli, ha trovato il suo naturale contesto nel suggestivo angolo di Salerno che ha contribuito ad esaltare atmosfere mistiche, malinconiche, ironiche, amorose. Giannini ha regalato al pubblico di Salerno una serie di poesie di vari autori come Pablo Neruda, Garcia Lorca Marquez, Cecco Angiolieri, fino ad arrivare ai grandi classici come William Shakespeare e Pedro Salinas. Gli ultimi due spettacoli del ricco programma della kermesse di Irnofestival sono fisati per il 2 settembre con il Quartetto d’archi del Teatro alla Scala con musiche di Haydn, Schubert, Verdi e Respighi e il 10 settembre con il tenore Francesco Anile ed il soprano Gabriela Istoc accompagnati dall’Arad Symphony Orchestra con musiche della grande musica lirica. L’ingresso è per le ore 21.00 presso l’atrio del Duomo di Salerno.
RENATO DEL MASTRO

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